Non mento quando dico che la sua performance mi lasciò letteralmente a bocca aperta. Sì, sono facilmente impressionabile, d'accordo; ma "Il passo silenzioso della neve" era (è) veramente bella, e l'interpretazione di Valentina impagabile, sia nel canto che nella presenza scenica. In quei giorni in cui la vedemmo in riviera ci conquistò tutti con la sua bravura, la sua bellezza e la sua umiltà. (Lo ammetto, me ero perdutamente innamorato; e non ero il solo). La canzone raccolse voti altissimi dalla giuria, e solo uno scarto minimo di voti da casa impedì alla giovane toscana di raccogliere una vittoria che in mondo più giusto sarebbe stata ampiamente sua. Arrivò seconda alle spalle di una giovanissima Anna Tatangelo (primo significativo passo di una carriera fin qui lusinghiera (dal punto di vista finanziario,eh)), e chissà che storia staremmo vedendo oggi se le parti fossero state invertite. Dopo Sanremo arrivò un bel CD, Creatura nuda, apparizioni in radio e su eMpTyV, quindi il lento e mesto ritorno all'oblio mediatico, costellato anche da tante disillusioni professionali. Una china indegna per una ragazza adorabile e un'artista vera, che avrebbe meritato ben altro successo.
Valentina è morta questa mattina, per un incidente stradale. Aveva solo 28 anni, e la carriera musicale stava tornando a farsi luminosa, aveva trovato finalmente collaboratori sinceri e cominciato a lavorare al suo secondo CD, spronata anche dai numerosi fan che non l'avevano dimenticata.
L'affetto per Valentina era ancora grande: da più parti si sollevano parole di cordoglio per una perdita così grave, resa tanto più drammatica dalla sua giovane età. Ho voluto aggiungere i miei due cent, per quel che possono valere. Riposa in pace Valentina. Non ti dimenticheremo.
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