venerdì 2 settembre 2011

Return of the Mutant Game Designers

Benvenuti a pagina quarantasei

La soluzione del gioco del 19 agosto!



Due parole doverose su ciascuno di loro.

Dan Bunten: fondatore della seminale Ozark Softscape e ricordato soprattutto per M.U.L.E., pietra miliare nella storia del multiplayer. Cambiò sesso e divenne Danielle nel 1992. E' morta nel 1998.
David Crane: il più famoso dei quattro transfughi di Atari che fondarono l'Activision. Scrisse Pitfall e più tardi realizzò il surreale non-gioco Little Computer People. Inoltre: avete presente che alla fine di Friends (il telefilm) tra gli autori compare David Crane? Beh, non è lui.
Ralph Baer: creatore nel 1971 della prima console, l'Odyssey della Magnavox. Al momento in cui scrivo è ancora vivo e vegeto ed alle soglie dei 90. In gamba il vecchio.
Will Wright: sosia di Marco Columbro, creò prima il celeberrimo SimCity, poi tutti gli altri SimQualcosa fino ad arrivare alla serie che gli ha distrutto la reputazione e riempito il portafoglio: The Sims.
Tōru Iwatani: Pac-Man. E nient'altro, ma non è mica poco. Per la cronaca, fu il mio primo videogioco. Iwatani oggi è professore universitario.
Ed Logg: autore di Asteroids (per la paternità del quale ha litigato parecchio con un altro tizio) e di Centipede. E della versione Tengen (quella bella) del Tetris per NES.
George Broussard: artefice di Duke Nukem 3D, ma probabilmente in futuro lo ricorderemo soprattutto per l'inimmaginabile sfacelo che è riuscito a combinare con Duke Nukem Forever, rimandando l'uscita per 14 anni mentre sperperava i soldi di DN3D. Cose che capitano.
Andy Davidson: uno del Team 17. Pare sia un pazzoide. Scrisse Worms prima di litigare con tutti ed andarsene.
Hideo Kojima: sinonimo di Metal Gear Solid, fra le altre cose ha messo mano a un Castlevania. Mi piace la sua aria da maniaco omicida psicopatico bipolare.
Jez San: fondatore della Argonaut Software. Creò il chip Super FX che permise di scrivere Starfox e Vortex su SNES. Non avete mai sentito parlare di Vortex? Non vi siete persi niente.
John Carmack: l'uomo-iD. Commander Keen, Catacomb, Doom, Quake, tutto il resto. Fino a Doom 4 e oltre. Il primo uomo a creare routine per avere uno scrolling decente su architetture x86.
Sid Meier: il nome di Meier è indissolubilmente legato alla serie di strategici a turni Civilization. Ma prima c'è stato anche Pirates!, che molti considerano il miglior gioco per C64. E poi anche tanta altra roba.
John Romero: Romero crede di somigliare a Pac-Man, ma non è vero (è più brutto). Cominciò facendo un casino di giochi per Apple II con nomi di due parole ciascuna con la stessa iniziale, poi si legò a Carmack alla iD (vedi su), indi se ne andò e si suicidò creando Daikatana. Nota: non è il Romero degli zombi.
Nolan Bushnell: il Sommo. Il primo uomo che capì che con i videogiochi si sarebbero potuti fare soldi veri, diventando bene o male il creatore della relativa industria. Fondò la Atari nel 1972, e le cose non sarebbero mai più state le stesse.
Howard Scott Warshaw: ha scritto giochi carini per l'Atari VCS 2600 (tra cui Yars' revenge) prima di ideare il tie-in di E.T., una delle più COLOSSALI CATASTROFI DELLA STORIA DEI VIDEOGAME! Non è stata tutta colpa sua però.
Ron Gilbert: The secret of Monkey Island e MI2: LeChuck's revenge basterebbero e avanzerebbero per assegnargli un posto in paradiso. Ma ci sono stati anche Zak McKraken, Maniac mansion...
Aleksej Pajitnov:
Алексей Пажитнов per gli amici, è il russo che, con un paio di colleghi, progettò Tetris, il primo gioco che è anche una droga pesante. Ed anche il primo gioco ad essere piaciuto alle ragazze. Giocare troppo a Tetris spinge a gettare i sassi dai cavalcavia. Lo sapevate? No? Siete brutte persone.
David Braben: ricordato universalmente come autore di Elite e seguiti, produsse anche il poligonoso Zarch/Virus (titolo che fu tra le cause della prematura morte dell'Acorn Archimedes).
Steve Russell: tra i pionieri del videogioco, nel 1962 scrisse Spacewar!, dando stura al fancazzismo universitario che perdura tuttora.
Archer MacLean: programmatore dei due IK, forse i più apprezzati picchiaduro su biscottone. Mi dicono abbia fatto anche giochi di biliardo.
Jordan Mechner: ideatore della saga di Prince of Persia, lo si ricorda anche per il precedente Karateka e il più recente Last Express. Introdusse (con Karateka) il rotoscoping nel videogioco.
Dino Dini: meno italiano di quanto il nome suggerisca, Dini ha legato la sua fama ai giochi di calcio, particolarmente Kick Off. Calcio d'angalo, Cartellino gaillo, presente?
Steve Purcell: fumettista statunitense, inventò i personaggi di Sam e soprattutto Max, che poi finirono in un gioco della Lucasarts di cui al momento mi sfugge il titolo.
Geoff Crammond: nell'immagine ho indicato F1 grand prix, che è la serie per cui è più noto, ma chi ha seguito un po' questo bleurg sa bene che personalmente penso sia The Sentinel l'inarrivabile capolavoro di Crammond. A parte la sentinella, Geoff si è sempre occupato solo di motori più (F1GP, Revs) o meno (Stunt Car Racer) canonici.
William Higinbotham: nel 1958 creò Tennis for two con un oscilloscopio. Qualcuno lo ritiene l'inventore de facto del videogioco. Per anni l'ho pensato anch'io, ma si sa che il passato può cambiare. Higinbotham fu uno dei numerosi collaboratori al progetto di Los Alamos (bombe atomiche, presente?): vide scoppiare la prima bomba atomica, e ne fu così impressionato da dedicare il resto della vita a promuovere iniziative contro la diffusione di tale folle oggetto. E' morto nel 1994.
Eric Chahi: il suo capolavoro è Another World, uno dei videogiochi più atmosferici di sempre; sepolto nel suo passato va però ricordato anche Infernal Runner, il gioco preferito dal marchese De Sade.
Peter nonmiricordomaicomesiscriveilcognome: da sempre figura controversa del panorama videoludico mondiale (porcaputtana se scrivo bene, oh, sembro un giornalista serio). Popolare soprattutto per il suo periodo in Bullfrog: Populous, Syndicate, Magic Carpet.
Allan Alcorn: tra i primissimi impiegati di Atari, Alcorn "tradusse" in hardware un'idea di Bushnell e realizzò Pong, il primo videogioco della grande A e iniziatore dell'era dei coin-op.
Manfred Trenz: tedescone che lavorò nella famigerata Rainbow Arts, dove oltre al celeberrimo Turrican creò anche Katakis e Great Giana Sister, attirandosi denunce di plagio da parte di Nintendo e soci. E' uno che lo conosceva bene, il C64.
Dave Theurer: uomo della grande Atari, oltre a Tempest produsse l'inquietante Missile Command, oltre allo sfortunato I, Robot, il primo gioco con grafica poligonale (o uno dei primi).
Toby Gard: ideò la serie di Tomb Raider, ma si oppose all'ingrandire troppo le tette della Croft. Aveva le sue ragioni.
Richard Garriott: personaggio assurdo maniacalmente fissato col medioevo (e talmente ricco da potersi permettere di far finta di viverci), è universalmente ricordato per i 5934 giochi della serie di Ultima. Fondò la Origin. Ad un certo punto della sua vita è stato nello spazio.
Yu Suzuki: alla Sega ha dato tanto: Out-Run, Hang-On, Space Harrier, e in tempi più recenti Shenmue. Ricordo quando giocavo a Space Harrier 3D sul SMS da un amico senza occhiali appositi. Bei tempi per gli oculisti.
Eugene Jarvis: oltre che per Defender, è ricordato anche per Robotron: 2084, gioco che si controllava con una leva per ogni mano (lol). Creò anche del flipper.
Matthew Smith: strampalato inglese che molti avrebbero voluto morto dopo soli cinque minuti di gioco a Manic Miner o Jet Set Willy.
Yuji Naka: uomo Sega di punta per anni, è stato responsabile dell'ideazione del personaggio di Sonic the hedgehog e relativa saga. E poco altro, ma direi che è già più che abbastanza.
Jeff Minter: personaggio di spicco nel mondo del videogioco, lo Yak non è mai uscito dagli anni '70. La sua fama è legata soprattutto ai cammelli, ed i suoi giochi sembrano generalmente progettati per essere utilizzati sotto LSD. Obbligatoria nella vita almeno una partita ad Iridis Alpha.
Ed Boon: padre della serie dei Mortal Kombat, e di fatto si è occupato solo di quello.
Jaron Lanier: uno che farebbe una bella coppia con Minter. In realtà a livello di giochi ha prodotto poco e si è dedicato soprattutto a studi sulla realtà virtuale.
Don Priestley: programmatore e insegnante di matematica inglese (lui inglese, non la matematica), dopo un passato sullo ZX81 è assurto a gloria per essere stato il primo programmatore di Spectrum a fare giochi senza colour clash. Giù il cappello.
Shigeru Miyamoto: sinonimo di "Nintendo". Pensate ad un gioco di successo della grande N e probabilmente c'è Miyamoto dietro. I Mario? Sì. Gli Zelda? Esatto. Donkey Kong? Certo. F-Zero? Come no. Vogliamo andare avanti tutta la sera?
Andrew Braybrook: molti possessori di C64 lo ricordano con affetto. Paradroid, Uridium, Morpheus.
Tomohiro Nishikado: il primo giapponese a sfondare nel campo. Oltre a Space Invaders si occupò anche di Gun Fight. Preistoria seria.
Tom Hall: vedi Carmack e Romero. Hall litigò con Carmack dopo il rilascio di Wolf3D così non godette dei benefici di Doom e Quake. Dopo RotT si è occupato un po' di DN3D per poi riunirsi a Romero.
Mike Singleton: geniale programmatore inglese legato soprattutto allo Spectrum. Il suo Lords of Midnight è tuttora giocato da molti. Oltre a LotM lo si ricorda anche per Midwinter.
Jon Hare: fondatore con Chris Yates della Sensible Software, è noto soprattutto per Cannon Fodder, Sensible Soccer e Wizball. "Suonò" in un memorabile concerto con i Press Play on Tape. Indimenticabile il suo faccione nell'intro della versione AmigaCD32 di Cannon Fodder. WAR HAS NEVER BEEN SO MUCH FUN!
American McGee: il programmatore col nome più idiota dell'universo (ma non è colpa sua), partecipò
anche alla realizzazione di Quake. Più di recente ha messo il suo nome nel titolo di un gioco dedicato ad Alice (quella del paese delle meraviglie, sì).
Roberta Williams: è l'unica donna qui citata purtroppo (merce rara. No, Bunten non conta. Stavo per inserire anche Anita Sinclair, ma in realtà non era una game designer). Da sempre impegnata nelle avventure, tra i suoi titoli ricordiamo anche il tranquillissimo Phantasmagoria.
Tim Schafer: in termini di ciò che ha sfornato alla LucasArts è probabilmente secondo solo a Gilbert. Non solo Day of the tentacle ma anche Full Throttle, oltre che la prima avventura in 3D della LA, Grim fandango.
Will Crowther: da non confondere con Tony Crowther, Will oltre che programmatore è anche un appassionato di speleologia. Colossal cave adventure è la summa delle due cose.
Peter Liepa: con Chris Gray è ricordato come autore dell'iperclassico Boulderdash, ma nei fatti sembra che Gray abbia fornito solo un abbozzo dell'idea di base e che tutto il resto sia venuto da Liepa. Che in campo ludico non ha prodotto nient'altro (a differenza di Gray), ma del resto BD è oro.
Steve Jobs: come se ci fosse qualcuno che non lo conosca. Fondatore della Apple e iniziatore di tutto quel che ne è venuto, agli inizi Jobs fu impiegato Atari. Breakout (il nonno di Arkanoid) è in realtà un'idea di Bushnell sviluppata perlopiù da Wozniak (amico di Steve). Chi ci ha fatto i soldi in fin dei conti è però Jobs. Mica scemo.
Al Lowe: ideatore della saga pornocomica di Larry, ispirata da Softporn Adventure. Si è occupato anche di King's Quest e Police Quest. Oggi è in pensione.
David Perry: spilungone irlandese, fondò la Shiny Entertainment e divenne famoso col surreale platform Earthworm Jim. Seguirono MDK e Messiah.
Don Bluth: non realmente un game designer, certamente non un programmatore, nondimeno un posto qui per certi versi lo meritava. Bluth è un'ex-animatore Disney e si è occupato di realizzare la grafica del lasergame Dragon's Lair, all'epoca totalmente fuori parametro per la grafica. Come gioco in sè era invece penoso, ma Bluth non ne aveva colpa.