martedì 26 aprile 2016

Come e perché Il paesaggio marsupiale continua a vegetare.

Prima ci fu l'Opossum's World su MSN Spaces, abbandonato quando MS peggiorò il motore del sito. Poi Tracecontour su Splinder, chiuso col fallimento dell'host. Infine Il paesaggio marsupiale: il qui ed ora.
I blog sono fondamentalmente poco utili. Ancora sulla prima incarnazione di questo spazio avevo scritto qualcosa al riguardo, giungendo a stabilire che quelli che veramente hanno qualcosa da dire sono decisamente in minoranza. I blog "personali", come questo, sono fuffa prodotta ad uso e consumo degli stessi autori e dei pochi amici disposti a seguirli ed aspettare che per caso o per sbaglio salti fuori qualche contenuto interessante.
I miei blog personali sono sempre nati col piede sbagliato, e c'era dell'intenzione in questo. Se non tratti argomenti specifici saranno ben pochi a trovarti nel mare magnum della rete, a meno di non farti pubblicità. E di pubblicità non me ne sono mai sostanzialmente fatta, anzi, ho sempre scoraggiato la gente a venire qui. Non perché non mi interessasse avere lettori, ma perché volevo che ci venissero solo quelli realmente interessati ai miei contenuti... che però hanno sempre latitato. Alla fine sono rimasto solo io, unico abitante del mio regno come il re puntiforme di Flatlandia.

In un internet sempre più 2.0 il destino dei blog è incerto, tantopiù per quelli personali. Benché relativamente poco attivo su Facebook, anch'io ho progressivamente abbandonato Opossum's Landscape; e diverso materiale che in altri tempi sarebbe stato destinato qui ha trovato vita più comoda sui social. Così qui si respira un'aria più polverosa, e le crepe nei muri si allargano, e non trovo la voglia di ripararle. Almeno per un po' comunque non chiuderò il paesaggio marsupiale, a cui sono affezionato; ma i tempi sono grami, e qui eccezione non si fa.

2 commenti:

  1. io continuo a seguirlo, ma molto probabilmente in quanto sono un fottuto dinosauro dell'internets zero avezzo ai socialcaccapupù (voce del disagio attenwhorista di tutti).

    Un 3 mesi fa leggendo un intervista alla one mand band Nachtlieder mi è scesa una lacrima a verdere citato Napster, oppure riguardandomi per l'ennesima volta Futurama risentire il suono del 56k che si collegava alla rete ed il ricordo di aspettare minuti prima che una pagina si caricasse...

    Voglio ricordare l'internets così: https://www.youtube.com/watch?v=YlGklt4BSQ8

    altro che oggi in cui mi tocca lasciare chiuso l'antipop up a li mortacci vostra web designer del casso che non avete convissuto con quel male! Dovete morire tra atroci sofferenze internettiane del passato!

    PS: mi si avvisi nel caso del funerale del bleurgh. Grazie.

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    1. I social stanno vincendo perché sono comodi e integrati. È facile rendersene conto smanettando un po' sia nel web 1.0 che nel 2.0. Non è un male assoluto, di per sé: mi ricorda un po' il passaggio dai newsgroup ai forum. Certo comunque che c'era il rischio che l'esperienza internettara in questo modo si è impoverisse... e guarda un po', si è impoverita! È un peccato, ma forse era inevitabile. Non ci resta che sederci sulla riva del torrente e guardare passare i nostri stessi cadaveri in attesa del futuro remoto.

      La fine del bleurg, se ci sarà, sarà annunciata in pompa magna qui e sull'Osservatore Romano. Stia lieto :)

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