domenica 3 maggio 2015

[Cinecartografia] Ho visto cose che voi umani - intro

La metterò giù nel modo più noioso e prolisso possibile.



Circa due anni fa avevo accarezzato un'idea un po' malsana: provare a leggere almeno un libro per ogni nazione della Terra, ovvero almeno un libro di almeno un autore proveniente da ogni nazione. Un'idea affatto originale, come supponevo all'epoca e come ebbi prestissimo modo di verificare, ma non è questo il punto. Limando un po' le indicazioni del diritto internazionale -e della mia personale visione del mondo- ero giunto a contare 202 nazioni (un po' più di quelle effettivamente considerate dall'ONU).
Fanno 202 libri. Tanti.
Ok, non così tanti (al momento dell'inizio dell'"impresa" ne avevo già letti di più nella mia trentaduennale esistenza), ma comunque non una passeggiata. Al momento in cui scrivo il progetto procede in modo abbastanza zoppicante (sono a 106 nazioni barando, probabilmente una settantina non barando), ma comunque procede.


A corollario dell'impresa mi misi quasi subito a replicare l'impresa anche sul piano cinematografico e quello musicale. Non mi addentro nello spiegare quest'ultimo (il più facile dei tre, tanto che al momento è "provvisoriamente" terminato), ma quello cinematografico rappresenta il nocciolo di questo intervento e di quelli che seguiranno e lo vado pertanto ad approfondire.


I nostri cinema rappresentano una geografia parziale. È facilissimo imbattersi in film italiani, statunitensi, inglesi, francesi; un po' meno facile ma comunque non impossibile in cose tedesche o spagnole, o in generale altre produzioni “occidentali”. Il Giappone ormai è una presenza abbastanza riconoscibile sui nostri grandi schermi, e Bollywood non sbancherà i botteghini ma ormai è merce esportabile. Ma oltre a questo? Su 200 paesi bene o male la distribuzione ne lascia passare il 10% (e di questo 10% gran parte si becca solo le briciole). Gli altri? Quanti film africani o sudamericani capita di vedere programmati? Non molti mi pare. Eppure quasi ogni nazione ha una cinematografia, per quanto piccola; possibile che siano tutti film così insignificanti da non meritare una chance? Non è che invece ci stiamo perdendo un film che magari è bellissimo ma ha la sola “colpa” di essere stato fatto in Burkina Faso?
Queste sono le domande da ozioso perdigiorno che mi sono fatto. Ho cercato una risposta. Ho cercato almeno un film per ogni nazione. Ci sono riuscito, e allo stesso tempo ho fallito. Seguirà la cronaca di questo fallimento.



Ultime due cose prima di cominciare. Uno, i film sono raggruppati per lettera iniziale del paese di provenienza. Due, non mi dilungo troppo sul come stabilisco a quale paese appartiene un film, un dettaglio non sempre ovvio: nei casi dubbi ne discuterò brevemente al momento opportuno. Tre, non tutte le nazioni hanno prodotto qualcosa. Tre e mezzo, per alcune nazioni la ricerca è stata purtroppo infruttuosa nonostante esistesse almeno un film. Quest'ultimo punto è quello che mi ha spinto a parlare di fallimento. Me ne scuso. Io comunque ce l'ho messa tutta.

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