giovedì 19 marzo 2015

La macchina da scrivere e il disco orario

L'ho visto comparire su un paio di blog in giro. E su un paio di riviste, di quelle cartacee. "Tempo stimato di lettura: X minuti".
E non capisco.
"Tempo stimato di lettura: 8 minuti". Se ce ne metto 7 vinco qualcosa? Se ce ne metto 10 sono un ritardato? Per quale FOTTUTO motivo, quando mi metto a leggere qualcosa nel mio tempo libero, devo sentire il bisogno di valutare la quantità di tempo che gli devo dedicare, come se fossi al lavoro?
In un terzo di secolo ho sentito gente mettersi a questionare su come mangio, come bevo, come cago, come mi pulisco il culo* e come mi masturbo**. Ora devo anche sentirmi dire quanto velocemente devo leggere. O peggio: devo poter capire in anticipo se un certo articolo rientra nel mio budget temporale.
E non capisco.




* il bidet come segno di arretratezza culturale? Non è che ne sia granché convinto...
** sì, è successo, non a me direttamente ma ero formalmente coinvolto nella cosa.