mercoledì 31 luglio 2013

Priviđenje

Ieri sera su RaiSport1 all'improvviso, tra il primo e il secondo tempo di Spagna-Italia (quarti di finale dei mondiali di pallanuoto), ecco apparire l'indimenticato Zoran Mustur.

È quello a destra, eh.

Peccato gli abbiano fatto solo due domande in croce. Chissà cos'ha fatto in questi ultimi dieci anni, pare comunque voglia tornare ad allenare in Italia (da come parlava l'intervistatore, sembra di indovinare che sia disoccupato da un po'). Non fosse che Sandrone Bovo sta lavorando bene, sarebbe bello vederlo tornare a Brescia. NON TI ABBIAMO DIMENTICATO, ZORAN!

domenica 28 luglio 2013

Google Groups, where art thou?

Della telematica dei tempi che furono non frega più niente quasi a nessuno. Per carità, non c'è niente di fondamentalmente sbagliato in questo: chi ancora sente l'impellente necessità di fiondarsi in una BBS? Ma è comunque piuttosto triste che si perda la memoria storica, o che addirittura sprofondino nell'oblio tecnologie che hanno ancora qualcosa da dire.
Tipo Usenet, per esempio. Ho scoperto da qualche giorno che la "tanto attesa" nuova interfaccia di Google Groups, da mesi (anni?) preannunciata, si è finalmente concretizzata (a fine giugno, ma era da un po' che non andavo a guardare). E sembra un nuovo passo verso l'allontanamento degli utenti da Usenet.
Peccato. Groups è la principale risorsa per le ricerche nello storico dei newsgroup (cosa in genere impossibile dai newsreader, per via della retemption limitata dei newsserver). Ma in tempi relativamente recenti Google pare essersi presa l'impegno di dare il colpo di grazia ad ogni pretesa di usabilità del proprio archivio. Prima la sparizione della comoda opzione "sfoglia tutto usenet" (che consentiva di aggirarsi per le gerarchie), ora questa nuova interfaccia che è meno leggibile e molto meno navigabile.
Scusa Google, ma... perché?

sabato 27 luglio 2013

That guy in the mainframe [absolutely POINTLESS]




La mia allegra famigliola.
7 computer. 3 diverse piattaforme (cinque PC, un Mac, un Amiga), 4 diversi tipi di CPU (tre x86_64, due x86, un PPC, un m68k), 5 diversi OS (due Win 7, due Arch Linux, un MS-Dos 6.qualcosa, un AmigaOS 3.1, un MacOS 9.2)(nel Mac ci sono anche OSX 10.4 e Debian Linux 7.1), 9 hard disk, 3 lettori floppy.
Per soprammercato, è (poco) visibile una Playstation 2 spenta e scollegata, nascosta dietro al bracciolo destro della sedia. Sono lontani i fasti che mi vedevano con anche biscottoni, fantasmini e (poco) altro. Ma anche così ci si può divertire.

mercoledì 24 luglio 2013

I've got the Power

Un PowerPC, per la verità.
Esattamente, un PowerMac G4 MDD 1MHz con MacOSX Tiger (10.4) ma soprattutto, ed è questo che mi interessava di più in verità, avviabile in modalità MacOS9.2
Avevo sempre voluto provare un vecchio MacOS dell'epoca pre-BSD, e finalmente mi è capitato fra le mani questo catorcio splendido monolite biango.

E sapete cosa? OS9 è una vera schifezza :-)
Opinione personale, per carità.

Infilato nella motherboard* un giga di ram che mi cresceva (in dotazione questo coso ne ha solo mezzo) e un secondo ardisco per farci girare Linux e renderlo più "familiare" (anche perché comunque OSX non mi interessa). ArchPPC purtroppo è morta da tempo. Mi interessava Crux ma dopo SETTE reinstallazioni persisteva nel non voler bootare. Coglionazzo io? Non v'è dubbio, comunque dopo sette ricompilazioni del kernel e venti modifiche di yaboot ho sfanculato tutto e provato una Debian + awesome. E insomma, si va, anche se il G4 sente i suoi anni (e purtroppo un monitor 1920x1080 sembra un po' "troppo" per il poveretto, ma questo passa il convento)


DebianPPC 7.0, il DE è awesome.



MacOS 9.2, desktop ed info varie.
Apple non si smentisce: gli screenshot vengono salvati in formato PICT,
che è proprietario e non si può "vedere" da Linux nè Windows. Ho dovuto riconvertirle
per forza in jpeg con Photoshop da Mac.


Foto a breve degli esterni (intendo l'hardware, sì)


* per inciso, le viscere di questi case sono parecchio strambe; apertura ad ala di gabbiano "invertita" con la MB saldata su di essa, alimentatore gigante, enorme gabbia per i CD, gli hd dislocati qua e là... mah...

Sangue degli empi

Quando era tutto perfettamente buio e silenzioso ci alzavamo dal letto e ci armavamo senza dire una parola. Potrebbero essere state le tre del mattino. In genere lo erano. Mio padre e mio zio usavano fucili da caccia: non erano cacciatori, usavano quelle armi per un solo compito, quello di quelle notti. Io avevo una spranga, perchè un fucile non avrei comunque saputo usarlo. non era un granchè, ma qualche volta si era dimostrata utile. La strada al culmine dell'estate, era sempre ancora impregnata di buona parte del calore del giorno. Alla luce dei lampioni passeggiavamo, sempre muti sebbene non ce ne fosse bisogno, fino al limitare del bosco. Capitava, ma era rarissimo, che si incrociasse qualche auto o moto che risaliva la strada; quel primo tratto di percorso era illuminato dai lampioni, ma i nottambuli alla guida erano invariabilmente troppo assonnati o troppo sbronzi per badare a noi tre. Nel bosco era più difficile procedere, anche con la luna piena, ma non era troppo folto e comunque quel posto lo conoscevamo bene. Camminavamo per qualche minuto fino ad arrivare al ciglio di uno strapiombo. Sotto, dopo un salto di qualche decina di metri, assurdamente illuminati da un falò, loro erano raccolti in cerchio. Come di consueto. C'era una ragazza legata tra loro, completamente immobile. I satanisti si radunavano spesso lì, ed erano per noi un problema importante. E avevamo deciso che dovevamo essere la soluzione. Quando un paio di loro presero la ragazza legata e la spinsero nel centro del cerchio, mio zio caricò il fucile, portò il mirino all'occhio e prese cautamente la mira.


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