sabato 1 dicembre 2012

Della distanza delle fiction italofone da quelle anglofone

(Premesse minime:  1) testo mio, ma riportato qui da altro loco; 2) non sono per nulla sostenitore, come potrebbe sembrare, di ideologie aprioristicamente anti- o pro- Italia)


Questa ve la devo raccontare. Ennesimo capitolo che conferma l'abissale distanza tra le fiction italiche e quelle anglofone.
Giovedì sera è terminata Un passo dal cielo 2, serie particolarmente triste prodotta dalla Rai incentrata soprattutto su Terence Hill che fa la guardia forestale in Alto Adige.

Antefatto.
Non ho praticamente seguito la storia, ma bene o male le cose dovrebbero essere andate così: all'inizio della serie due coprotagonisti, un commissario di polizia e una veterinaria (la sempre notevole Gaia bermani Amaral, ndA), dovrebbero sposarsi, ma le cose vanno a rotoli perchè lei viene ricontattata da un suo ex, che fa il ricercatore/esploratore/avventuriero, per andare con lui in Alaska a studiare gli orsi. Lei accetta, litiga col commissario ed esce di scena. Torna nella penultima puntata (o giù di lì) perchè pare siano finiti i soldi per la missione, e si riavvicina al poliziotto; scopre però di essere incinta dell'ex. Col quale a questo punto deve chiarirsi. L'ex nel frattempo ha ottenuto nuovi fondi per tornare in Alaska e vorrebbe andarci ancora con lei, che però stavolta ovviamente non può e non vuole.

Fatto.
Giuro che il dialogo (che sarà durato tipo tre minuti) è riportato in modo praticamente testuale.
Veterinaria ed ex sul divano, lei le conferma che è incinta di lui. I toni sono rilassatissimi
Lui: "Sai come sono fatto. Mi ci vedi a girare il mondo con un bambino dietro?"
Lei: "(ridacchiando) No, in effetti no. (più seriamente) Io il bambino comunque lo voglio tenere. Ma tu vai pure in Alaska, fai le tue cose, ci penso io a crescerlo"
Lui: "Va bene. Vado ad avvertire i finanziatori che stavolta parto da solo". E se ne va.


Sono quasi caduto dalla sedia. Credo che neanche Ionesco avrebbe saputo tirare fuori una roba così surreale; il bimbo diventa allegramente una palla al piede per lui e lei non fa una grinza ed è tutta contenta di allontanare il padre di suo figlio. Ok, l'ex deve uscire di scena per chiare esigenze di copione, ma si poteva farlo morire in un dirupo, o scappare nottetempo senza dir niente a nessuno (magari lasciando a lei un biglietto tipo "non mi sento pronto a fare il padre"). Invece è diventato il quadretto più patetico che si sia mai visto.

Sceneggiatura nostrana, serious business


(Strano anche che la Rai filopontificia abbia prodotto ed approvato una tale ridicolizzazione della sacralitàdellafamiglia. Ok che Un passo dal cielo formalmente non è una serie bigotta, ma dato che il protagonista è Terence Hill -che dopo un decennio di Don Matteo ha fidelizzato un pubblico tutt'altro che secolarizzato- il target mi pare quantomeno rischioso...)

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