domenica 16 agosto 2009

Enarmonico

Aprì la porta e avanzò nel bagno immerso nella timida luce del mattino. Lui, in preda ai fumi del sonno, aveva combinato sicuramente qualche guaio, visto che nonostante la tendina della doccia fosse tirata diverse chiazze d'acqua decoravano il pavimento. Vi si rifletteva il rettangolo luminoso della finestra.
Doveva averla udita, perchè quasi istantaneamente la tenda scorse di lato e lui apparve sorridendo. La doccia ancora aperta schizzava fuori dal bordo della vasca, ricalcando pressapoco le pozzanghere formate già prima. Se ne accorse, e abbassò la leva.  Il getto si fermò.
Lei non fece comunque commenti. Appoggiate le terga al bordo di marmo del lavandino, osservava ora il maschio nudo che la fronteggiava dalla doccia. Si mordicchiava soprappensiero un dito.
“Ho fame” disse infine.
“Ci sarà qualcosa nel frigo”.
“Non parlo di fame di cibo”.

5 commenti:

  1. A volte su internet mi sono imbattuto in racconti erotici. E' successo solo poche volte, quindi magari posso incolpare la mera statistica se la quasi totalità di essi mi è parsa in bilico tra rozzezza (formale e contenutistica) e involontaria comicità delirante. Avrei voluto fare meglio.

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  2. be secondo me potresti fare davvero lo scrittore..dai modo a chi legge di immaginarsi tutto..grande Giulio..sono contenta di aver ritrovato il tuo blog..è sempre un piacere leggerlo..e riesci sempre a sorprendermi!Un abbraccio

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  3. Lo sai che ti adoro Giulietto..grazie x ieri..spero siate riusciti a giocare..

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  4. Sì, eravamo in sette ma poi è arrivata l'Annina (quando si parla di apparizione miracolose...) e si è potuta mettere in piedi una partita normale.

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