lunedì 12 marzo 2007

Brakeacceleratorchangevisual

La mia più grande perversione, parlando da videogiocatore, è un'insana passione per la grafica poligonale qualora essa sia: a) priva - o quasi - di texture; b) poverissima nel numero dei poligoni stessi. E' un discorso un po' oscuro per chi non è del campo, comunque il risultato della concomitanza di a) e b) produce videogiochi con una grafica normalmente "brutta", datata e piena di corpi e oggetti composti da grossi triangoli e quadrati
Ecco, io adoro quella grafica (e se non ce l'avete ancora presente, potete fare qualche ricerca in Google coi nomi che vi darò tra poco. Per comodità, li evidenzierò).
Giochi con simili caratteristiche esistevano già negli anni '80 (i mitici titoli della Incentive col motore Freescape: Driller, Dark Side, Castle Master, Total Eclipse... su C64 più lenti di una lumaca zoppa), poi ci fu pure il singolarissimo The Sentinel (in parte colpevole del nome di questo blog). Personalmente sbattei per la prima volta il muso contro i poligoni con i vari Virtua Qualcosa della Sega nella prima metà degli anni '90 (quando i possessori di Super Nintendo e quelli di Mega Drive si prendevano reciprocamente a sassate): la tecnologia era ancora acerba, e i giapponesi infilavano il pretenziosissimo termine Virtua (riferito alla realtà virtuale) per giustificare la tragica grafica triangolare di Virtua Fighter e Virtua Racing. Io avevo il Super NES e invidiavo quelle che a me parevano delle meraviglie per gli occhi (in un certo senso lo erano), ma tanto di li a poco mi sarei rifatto appropriandomi dello spettacolare Starwing. E tempo dopo avrei toccato il fondo giocando a Moto Racer su PC togliendo tutti i dettagli per far risaltare ancora cubi e triangoli e colori piattissimi e uniformi, e molto dopo ancora mi sarei emozionato vedendo Darwinia (che non ho giocato)... eh, i ricordi.

Sono lì che penso ai poligoni e mi torna la voglia di rigiocare Virtua Racing.
VR faceva uso di un particolare coprocessore grafico, il SVP, che stava nella cartuccia del gioco. Siccome nessuno si è mai preso la briga di emulare il SVP via software, Virtua Racing è a tutt'oggi, a circa 15 anni dalla sua uscita, l'unico gioco per Mega Drive non emulato. E questo nonostante la ROM si trovi praticamente ovunque (una volta stavo camminando e ho sentito qualcosa nella scarpa che mi dava fastidio. Pensavo fosse un sassolino, e invece era una ROM di Virtua Racing. Figata!).
Ravano un po' e scopro che, se proprio non voglio comprarmi un MD e una cartuccia di VR, la versione deluxe per 32x è emulata. Emulare un 32x (una genialata strana che avrebbe consentito alla Sega di estirpare soldi ai possessori di Mega Drive per più tempo del previsto) richiede di perdere un po' di tempo nei settaggi, ma una volta sistemati sono stato pronto per trovarmi di fronte a... beh, un tubo. Sotto Gens (un emulatore di MD) V.R.Deluxe non è mai partito. Perchè? Boh.
Passano i mesi e trovo un obsoleto emulatore di MD che finalmente supporta VRD. A schermo ottengo una cosa simpatica, cioè questa:



Al di là dell'acidissima colorazione (a metà strada tra Andy Warhol e l'LSD), devo precisare che questa immagine è stata raddoppiata in larghezza. L'output reale è strettissimo e il risultato è che il pur bellissimo gioco della Sega diventa ingiocabile. Voci di corridoio mi avvisano poco più tardi che devo abbassare la profondità colore di Windows da 32 a 16 bit. Eseguo ben poco fiducioso e FUNZIONA! VirtuaRacing Deluxe mi appare, in tutto il suo fatiscente splendore: omini ai box cubici, ruote ottagonali, colline smerigliate, auto che sembrano origami... scusatemi, torno a giocare...


(Una precisazione: Virtua Racing nasce in sala giochi, quindi la versione per Mega Drive è graficamente "castrata" per stare su una console tecnicamente meno evoluta e oramai vicina alla morte. Comunque preferisco la versione MD, aveva meno poligoni :D )

giovedì 1 marzo 2007

Sogni infeltriti (Ieri c'era del blu dentro il mio water)

- Sai cosa farò una volta finita la missione? Tornerò all'Eagle River e sposerò la mia ragazza, Edith Mae. Poi prenderò per noi un bel posticino con uno steccato bianco. Hai presente? Un garage con due auto. Forse una barchetta. E dopo 15 anni, quando avrò finito di pagarlo... piazzerò una carica e farò saltare tutto.
Rabinowitz, Hot Shots! 2



- Cosa farai quando sarai tornato a casa?
- Ci ho pensato ogni giorno, sai? Ho un pezzo di terra là, nel Montana... prati verdi circondati da boschi secolari... e un ruscello che scorre in mezzo circondato da prode fiorite. Credo che ci farò un parcheggio.

Rat Man Collection 26 - La gabbia